Mostro di Firenze - Processo Pacciani: studio della lettera "H" presente sul fondello

di Enrico Manieri - Henry62


Dopo aver valutato nel loro contesto e nelle loro conclusioni le tre perizie di argomento tecnico-balistico del primo processo Pacciani, voglio ora dedicare un approfondimento agli accertamenti cui furono sottoposti i bossoli, in particolare in merito al confronto della lettera "H" punzonata sui loro fondelli, per valutare la possibilità che i bossoli rinvenuti nei luoghi dei delitti degli otto duplici omicidi e la cartuccia "Pacciani" fossero tutte cartucce provenienti da un unico lotto di produzione.

Questo testo è un estratto di un più ampio lavoro di analisi che venne da me preparato già nel 1995 ma che non pubblicai, perchè avevo nel frattempo accettato la richiesta degli avvocati storici di Pacciani, avv. Bevacqua e avv. Fioravanti, di supportarli come Consulente Tecnico di Parte nel processo d'Appello a Pietro Pacciani, conclusosi con la sua assoluzione.
E' del tutto evidente che le munizioni utilizzate dal cosiddetto Mostro di Firenze dovessero quanto meno appartenere non solo a due diversi lotti di produzione, ma anche a due diversi modelli di cartuccia Winchester del medesimo calibro 22 Long Rifle.


Cartuccia .22 L.R. standard con palla in piombo nudo


Infatti, in occasione dei diversi omicidi vennero repertate palle di cartucce in calibro 22 L.R. dei seguenti tipi:


  • omicidio Bianco-Locci(1968) palla ramata;
  • omicidio Gentilcore-Pettini (1974) palla ramata;
  • omicidio Foggi-De Nuccio (1981) palla in piombo nudo;
  • omicidio Baldi-Cambi (1981) palla in piombo nudo;
  • omicidio Migliorini-Mainardi (1982) palla in piombo nudo;
  • omicidio Meyer-Rusch (1983) palla ramata e in piombo nudo;
  • omicidio Stefanacci-Rontini (1984) palla ramata e in piombo nudo;
  • omicidio Mauriot-Kraveichvilj (1985) palla in piombo nudo.
La maggior parte dei delitti vennero quindi commessi con cartucce con palla in piombo nudo, mentre per i delitti del 1968 e del 1974 vennero utilizzate solamente cartucce con palle in piombo ricoperte galvanicamente di rame (palla tipo Lubaloy - cartucce ad alta velocità), e nel 1983 e 1984 vennero rinvenute sia palle in piombo nudo (cartucce standard) che almeno una con strato esterno di rivestimento in rame (cartuccia ad alta velocità).


Cartuccia .22 L.R. alta velocità con palla in piombo ricoperta galvanicamente di rame


Oltre al confronto con i bossoli legati agli otto duplici omicidi, la cartuccia trovata nell'orto di Pacciani venne confrontata anche con una cartuccia calibro 22 L.R. con palla in piombo nudo trovata presso l'Ospedale dell'Annunziata di Firenze dopo il duplice omicidio del 1983 dei due ragazzi tedeschi (testualmente dalla relazione tecnica: " ... una cartuccia calibro 22 L.R. ritrovata presso l'Ospedale dell'Annunziata di Firenze dopo il duplice omicidio di Meyer-Rusch."; "Perizia balistica nel procedimento penale n°246/91 GIP contro Pacciani Pietro - Relazione", Pagina 5 - paragrafo 1: "Esame e descrizione dei reperti" - personalmente non sono a conoscenza di tale specifico ritrovamento dopo l'omicidio dei ragazzi tedeschi e sospetto la possibilità di un errore di datazione con altro rinvenimento, n.d.a.).

Sul fondello di tutti i bossoli considerati è presente la lettera "H", utilizzata a quel tempo dalla Winchester per marcare le cartucce calibro 22 L.R.; per questo motivo, impropriamente, si parlò di cartucce calibro 22 L.R. di produzione Winchester, "serie H", anche se tale denominazione non ha alcun motivo di esistere ma è ormai entrata nella prassi degli autori che a livello giornalistico o editoriale hanno trattato l'argomento. 



Il quesito posto ai Consulenti Tecnici d'Ufficio, gen. Spampinato e perito industriale Benedetti, dal magistrato dott. Valerio Lombardo, Presidente Aggiunto della Sezione per le Indagini Preliminari, il giorno 06 giugno 1992, era il seguente:
"...
6) procedano a comparazione fra le lettere "H" punzonata sul fondello della cartuccia sequestrata a Pacciani Pietro e le lettere "H" punzonate sul fondello dei bossoli repertati in occasione dei vari omicidi cui si è fatto prima cenno, individuandone identità od omologie anche con riferimento alle dismorfie che tali lettere "H" presentano;
..."
I periti vennero quindi specificatamente chiamati dal magistrato a valutare l'esistenza o meno di elementi tecnici che potessero, in virtù di identità o dismorfie di punzonatura, determinare se la cartuccia sequestrata a Pacciani fosse riconducibile o meno ai medesimi lotti di produzione delle cartucce utilizzate dal Mostro per compiere i propri delitti.
Questo è un primo elemento di forte criticità: la cartuccia si compone infatti di quattro parti fondamentali (bossolo, innesco, carica di lancio e palla) e nasce dall'assemblaggio di diversi elementi prodotti separatamente (teoricamente ciascun elemento potrebbe essere fornito anche da produttori diversi, nel rispetto delle tolleranze di progetto).



Il fatto che una cartuccia appartenga ad un determinato lotto di produzione significa che viene identificato commercialmente il prodotto finale che nasce dall'assemblaggio delle parti componenti sulla linea di produzione, ma, dato l'elevato numero di munizioni prodotte, è chiaro che i singoli componenti, in particolare il bossolo, sono realizzati separatamente ed in modo indipendente dal lotto di produzione finale della cartuccia.
In altre parole, un conto è parlare di lotto di produzione della cartuccia, un altro di lotto di produzione di uno dei suoi componenti costitutivi, in particolare del bossolo.
La prova pratica è che le cartucce utilizzate dal Mostro di Firenze appartenevano di sicuro ad almeno due modelli diversi (palla in piombo nudo e palla con rivestimento in rame), ma i bossoli sono fra loro di fatto indistinguibili.





- ANALOGIE E DIFFERENZE FRA I BOSSOLI -

L'analisi dei periti evidenzia alcune analogie fra le lettere "H" punzonate sui bossoli:

  • osservando il tratto orizzontale superiore destro della gamba verticale destra della "H", questo si presenta nella sua metà destra di uno spessore inferiore a quello degli altri tre tratti orizzontali presenti alle restanti estremità verticali delle gambe della "H";
  • il tratto centrale orizzontale che congiunge le due gambe laterali è inclinato dall'alto a sinistra al basso a destra;
  • riporto testualmente la terza analogia perchè non è ben chiaro a cosa effettivamente i periti si riferiscano: "i settori che separano i tratti orizzontali superiore e inferiore della lettera "H" hanno il profilo coincidente".

Vediamo ora le differenze riscontrate fra la cartuccia sequestrata a Pietro Pacciani e i bossoli repertati:

  • all'interno della lettera "H" della "cartuccia Pacciani" sono presenti numerose micro-strie, che risultano essere assenti in alcuni dei bossoli repertati e presenti in altri, sebbene in questi ultimi il numero delle micro-strie sia decisamente inferiore;
  • la larghezza delle gambe verticali della "H" punzonata sulla "cartuccia Pacciani" è considerevolmente superiore a quella di alcuni bossoli repertati sulle scene dei delitti;
  • la profondità e la definizione dei lati della lettera "H" di alcuni bossoli repertati sono maggiori rispetto a quelli della lettera "H" presenti sulla cartuccia di Pacciani.
Ovviamente la mia prima osservazione fu che, oltre alla criticità già segnalata, i periti si misero all'opera confrontando i bossoli sparati con quello di una cartuccia inesplosa, senza dare indicazioni in merito all'eventuale effetto di deformazione che l'ottone poteva subire all'atto dello sparo.

Nonostante questo fenomeno, però, credo sia importante segnalare che i bossoli sparati, stando ai Consulenti Tecnici d'Ufficio, avevano comunque i lati della lettera "H" di profondità maggiore rispetto a quelli della cartuccia rinvenuta nell'orto di Pacciani.
E' del tutto evidente che i bossoli sparati potrebbero essere stati deformati dalla pressione sviluppatasi al loro interno, ma questa azione avrebbe dovuto agire come una violenta spinta dall'interno verso l'esterno, cioè nel senso di diminuire la profondità dell'incavo della lettera "H" punzonata all'esterno del fondello, non certamente di aumentarne la profondità rispetto al bossolo non sparato.
In pratica, la pressione interna al bossolo avrebbe agito spingendo la superficie esterna del bossolo violentemente contro la faccia del carrello otturatore, facendolo arrestrare per garantire il ciclo di funzionamento semiautomatico dell'arma.
I consulenti, peraltro, non considerarono nemmeno il fatto che non stessero confrontando reperti fra loro omogenei e parimenti non fornirono valutazioni quantitative: nella relazione si parla di "maggiore" e "minore" nel confronto di immagini, ma nel testo a me consegnato dal Tribunale di Firenze non si fornisce alcuna misura a supporto delle affermazioni.
Segnalo inoltre che i consulenti del giudice non effettuarono alcun test di controprova, cioè analizzarono solo i bossoli corpi di reato e sostennero che avevano similitudini, ma nessuno andò a valutare se analoghe similitudini potevano essere comunque presenti anche in bossoli certamente appartenenti a lotti di produzione diversi.

Cosa si deve dedurre da queste valutazioni?

La lettera "H" presente sui diversi bossoli ha profilo sostanzialmente simile, ma mostra caratteristiche di realizzazione sul singolo fondello che comunque non consentono in alcun modo di poter parlare di identità di forme e dimensioni della punzonatura.

In altre parole, i punzoni con cui vennero impresse le singole lettere "H" sui diversi fondelli potevano forse derivare da un'unica matrice (fatto tutto ancora da dimostrare), ma questa considerazione non consente comunque alcuna valutazione sui lotti di produzione delle cartucce, dato che milioni di bossoli sono stati prodotti per essere utilizzati nell'assemblaggio di modelli di cartucce diverse e, a parità di modello, di lotti diversi.




- PROCESSO DI PUNZONATURA DEI BOSSOLI -

La casa costruttrice Winchester informò che il processo di produzione dei bossoli avveniva per il tramite di una macchina automatica, che imprimeva la lettera "H" su numerosi bossoli in un'unica operazione di punzonatura (almeno 20 alla volta).
I punzoni utilizzati per colpire i fondelli dei bossoli venivano ricavati da un'unica matrice e ogni singolo punzone aveva una vita operativa di svariate centinaia di migliaia di cicli di punzonatura.
Questi bossoli vengono utilizzati per assemblare cartucce i cui lotti, in base alla normativa C.I.P., non avrebbero dovuto superare il numero di 1.500.000 pezzi ciascuno.
Da queste considerazioni si ebbe la conferma che bossoli punzonati con i punzoni generati da una medesima matrice venivano utilizzati per allestire lotti diversi di cartucce e che, nello stesso lotto di cartucce, si potevano avere bossoli prodotti da punzoni realizzati da matrici diverse.

- CONCLUSIONI -

La conclusione dei periti è semplicemente lapalissiana e merita di essere riportata integralmente:
"Sulla base delle considerazioni precedentemente esposte riteniamo di poter affermare che negli otto episodi criminosi oggetto d'indagine furono utilizzate cartucce di marca Winchester-Western di almeno due differenti modelli, e quindi provenienti certamente da almeno due diversi lotti di fabbricazione".
Ma questa conclusione, faticosamente raggiunta, era ben nota fin dall'inizio e non necessitava di alcun particolare accertamento sulla lettera "H" punzonata sul fondello per essere affermata, dato che le cartucce utilizzate dal Mostro erano certamente di due modelli diversi.
Di fatto, tutte le generiche analogie e le specifiche differenze riscontrate nelle lettere "H" dai consulenti d'ufficio non trovano praticamente spazio nelle valutazioni finali e quindi c'è da chiedersi quale sia il loro effettivo valore documentale, anche solamente per affermare che i bossoli siano stati prodotti da punzoni ricavati da un'unica matrice - personalmente ritengo che anche questa affermazione avrebbe dovuto essere documentata in modo inoppugnabile e non trattata in modo piuttosto sbrigativo come è invece avvenuto.
Come giustificano i consulenti tecnici del giudice le differenze dimensionali che caratterizzano la lettera "H" impressa sulla cartucia sequestrata a Pacciani rispetto a quella degli altri bossoli?
Semplicemente non ne parlano e non si capisce per quale motivo le generiche analogie siano da considerare e le specifiche differenze no.
Analizzando quanto segnalato dai consulenti, si evidenzia indirettamente - perchè i consulenti non lo dicono esplicitamente - che non solo la "cartuccia Pacciani" presenta alcune differenze di punzonatura della "H" con i bossoli repertati, ma addirittura gli stessi bossoli repertati presentano differenze sensibili fra loro!
Se rileggiamo con una diversa focalizzazione le differenze fra la "cartuccia Pacciani" e i bossoli repertati, vediamo che:

  • all'interno della lettera "H" della "cartuccia Pacciani" sono presenti numerose micro-strie, che risultano essere assenti in alcuni dei bossoli repertati e presenti in altri, sebbene in questi ultimi il numero delle micro-strie sia decisamente inferiore;
  • la larghezza delle gambe verticali della "H" punzonata sulla "cartuccia Pacciani" è considerevolmente superiore a quella di alcuni bossoli repertati sulle scene dei delitti;
  • la profondità e la definizione dei lati della lettera "H" di alcuni bossoli repertati sono maggiori rispetto a quelli della lettera "H" presenti sulla cartuccia di Pacciani.
quindi tutte e tre le differenze non solo sono presenti nella "cartuccia Pacciani", ma le stesse differenze sono presenti in diverse combinazioni anche in "alcuni" altri bossoli repertati.
Sottolineo l'uso del riferimento al generico "alcuni" bossoli (senza precisare quali e quanti...) fatto dai periti d'ufficio nella loro relazione tecnica, quando sarebbe stata necessaria una precisa individuazione degli stessi per attribuire un senso al lavoro di analisi fatto.
Riassumendo, la cartuccia sequestrata a Pacciani ha una generica comunanza di elementi con il profilo delle "H" punzonate sugli altri bossoli, ma, concludono i periti, "Questa circostanza non ci autorizza comunque a sostenere che la cartuccia trovata presso l'abitazione del Pacciani appartenga a uno dei lotti di cui facevano parte le munizioni impiegate negli otto duplici omicidi".

Affermazione che, ovviamente, condivido.

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DOSSIER "PROCESSO PACCIANI: LE PERIZIE BALISTICHE"
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